La sinistra, nel giorno della presentazione dei simboli, contesta il logo di Fdi, ma di programmi nessuna traccia
di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl
Le speranze di una campagna elettorale basata su proposte concrete per i tanti e purtroppo gravi problemi che affliggono gli italiani sembrano infrangersi sul solito atteggiamento tutto forma e niente sostanza ed improntato esclusivamente sulla demonizzazione dell’avversario al quale da tempo ci hanno abituato alcune forze politiche. Ora, nel giorno stabilito per la presentazione dei simboli, la sinistra si è accorta, dopo anni dalla nascita della formazione – fondata nel 2012, ovvero dieci anni fa – della presenza della Fiamma nel logo di FdI. Un ultimo appiglio per la “santa alleanza” ed il richiamo al voto contro le “pericolose” destre. Il tutto nonostante il chiaro discorso, in tre lingue, pronunciato dalla Meloni proprio per rassicurare i partner internazionali sull’inconsistenza delle accuse che campeggiano sulle pagine dei nostri media di sinistra, intenti a screditare la destra ed evidentemente più concentrati nel tifo politico che non nella tutela degli interessi nazionali, certo non favoriti da continue profezie apocalittiche nel caso in cui vincesse, come possibile se non probabile, la coalizione conservatrice. Senza entrare nel tema specifico del simbolo della Fiamma, che rimanda a un partito, il Msi, perfettamente incardinato nel sistema democratico e tutt’altro che illegale, sarebbe ora di accantonare questi escamotage pre-elettorali e passare ai fatti, chiarendo quali siano le proposte politiche da contrapporre a quelle della destra, che, invece, ha già stilato il proprio programma. Quali le iniziative economiche per aiutare cittadini, famiglie e imprese in vista di un autunno che si preannuncia molto difficile. Come riuscire a conciliare questione energetica, transizione ecologica e mantenimento dei livelli produttivi ed occupazionali. Come affrontare le emergenze sociali, dall’immigrazione incontrollata – con Lampedusa di nuovo al collasso, appena spenti i riflettori della visita di Matteo Salvini, che aveva spinto la Lamorgese a spediti ricollocamenti nella Penisola – alla preoccupante disoccupazione giovanile. Come intervenire sulla previdenza, con la legge Fornero che tornerà di nuovo in vigore, se non ci saranno novità, tra poco più di quattro mesi. Cosa accadrà col Covid e con il Green Pass. Per non dire delle riforme istituzionali, di cui sembrerebbe non si possa neanche parlare, nonostante le chiarissime prove di ingovernabilità alle quali abbiamo assistito in questi ultimi anni, pena accuse di “lesa maestà”.
Breve vacanza
Il nostro quotidiano, la Meta Serale, sarà di nuovo disponibile lunedì 22 agosto, dopo una breve interruzione in occasione della settimana di Ferragosto. Un momento di ristoro, per poi essere di nuovo pronti ad osservare i fatti e commentare le notizie, sempre e rigorosamente dal punto di vista dell’Ugl, in vista di settimane e mesi che si preannunciano come decisivi per il prossimo futuro del Paese e quindi dei cittadini, dei lavoratori italiani e dei nostri associati.