Il dossier Ita Airways sul tavolo del governo uscente. Oggi si conosceranno i dettagli delle due proposte di acquisto aggiornate presentate da Certares ed Msc-Lufthansa
I tempi per la risoluzione del dossier Ita Airways sono stretti, eppure coincidenti col cambio della guardia a Palazzo Chigi. Come stabilito, alla mezzanotte di ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte d’acquisto della ex compagnia di bandiera italiana e sul tavolo del governo sono arrivate due proposte. Da un lato quella della cordata di Msc insieme alla tedesca Lufthansa e dall’altro quella del fondo Certares con Air France, proposte riviste dopo le richieste di miglioramenti da parte del venditore e decisore, ossia lo stesso governo italiano. Delle offerte si conosceranno i dettagli in serata, con l’apertura ufficiale dei plichi contenenti le proposte aggiornate. In entrambi i casi una parte della proprietà della compagnia dovrebbe restare al Mef, il 20% con la cordata “europea”, il 40% con quella “americana”. Un elemento non certo irrilevante dal punto di vista sia del mantenimento dei livelli occupazionali che per quanto riguarda l’elaborazione di un piano industriale in grado di garantire al Paese collegamenti indispensabili all’economia italiana. Una decisione che Draghi intende avocare al proprio governo, che entro una decina di giorni dovrebbe scegliere la cordata vincitrice, concludendo gli impegni per la vendita entro la scadenza del suo mandato ed imponendo forse anche penali in caso di un arresto delle trattative con l’insediamento del prossimo esecutivo, scelta considerata inopportuna dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, data per favorita dai sondaggi, che preferirebbe che si aspettasse l’insediamento del nuovo governo per decidere su una partita così importante. In un verso o nell’altro l’operazione andrà conclusa entro il 31 dicembre, termine oltre il quale i finanziamenti italiani in favore di Ita verrebbero considerati aiuti di Stato, quindi illegittimi, da parte dell’Unione europea.