Fontana eletto presidente della Camera. Centrodestra al lavoro sul nuovo esecutivo. Meloni: «Gli italiani ci chiedono risposte immediate e non perdere tempo. E la votazione di oggi, dopo quella di ieri in Senato, conferma che vogliamo lavorare in questa direzione»
Come previsto, da stamattina anche la Camera ha il suo nuovo presidente. Lorenzo Fontana (Lega) è stato eletto con 222 voti, alla quarta votazione. Inoltre, alla Camera, differentemente dal Senato, la coalizione di centrodestra dispone di un’ampia maggioranza (237 seggi). Il nome ufficiale avanzato dalla Lega, dopo una serie di rumors, è stato appunto quello di Lorenzo Fontana, ex ministro della Famiglia nel Governo Conte I e vicesegretario federale della Lega. Anche gli altri alleati della coalizione, FdI, FI e centristi, hanno confermato di condividere la scelta del nome di Fontana. Forza Italia, partito dal quale, dopo lo strappo di ieri, si temevano “disallineamenti”, ha espresso di prima mattina il suo voto convinto. D’altronde, per Berlusconi solo un centrodestra unito può reggere l’urto delle difficoltà, altrimenti l’esecutivo rischierebbe di schiantarsi alla prima curva. Settantasette sono state le preferenze ricevute da Maria Cecilia Guerra (nome proposto dal Pd e appoggiato dalle altre forze del centrosinistra) e 52 quelle ottenute da Federico Cafiero De Raho, candidato dal M5s. Matteo Richetti, esponente di Azione e candidato alla presidenza di Montecitorio per il Terzo polo, ha ricevuto 22 voti. Debora Serracchiani (Pd) e Riccardo Molinari (Lega) hanno ottenuto entrambi 1 voto. Infine, 11 sono state le schede nulle, 6 quelle bianche. Dalle opposizioni sono arrivate diverse critiche nei confronti del neo presidente Fontana, come al solito, su temi identitari, ripercorsi in parte nel suo discorso di insediamento, nonostante lo stesso abbia detto: «Serve una leale collaborazione tra le istituzioni, in un impegno sinergico cui sempre mi atterrò». Difesa d’ufficio da parte di Giorgia Meloni: «L’opposizione fa l’opposizione. Mi sembra normale che dica quello che ritiene di dire. Se mi dovessi soffermare su quello che dice l’opposizione non farei il governo». Il centrodestra, dopo aver ritrovato l’assetto proprio attraverso l’elezione di Fontana, si prepara adesso alla sfida della formazione del prossimo Governo. Durante le operazioni di voto alla Camera, il presidente di FdI, Giorgia Meloni, su Twitter ha evidenziato i temi più urgenti: «Caro bollette, tasse, lavoro, approvvigionamento energetico: all’Italia serve un Governo autorevole che lavori spedito sulle grandi questioni. Non c’è tempo da perdere». Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, si è espresso in merito: «Se si chiederà alla Lega di occuparsi anche di Economia, oltre agli altri temi, è motivo di orgoglio», ha detto a chi chiedeva se la Lega indicherà Giancarlo Giorgetti. Aggiungendo poi: «È fuori discussione».