Caivano, Meloni: «Non esistono zone franche. Offriremo sicurezza». Il presidente del Consiglio accoglie il drammatico appello di Don Maurizio Patriciello
Il terribile caso delle due cuginette di soli 10 e 12 anni, vittime per mesi di violenza di gruppo da parte di un branco di giovani fra i quali alcuni parenti di malavitosi locali, ha acceso i riflettori dei media su un territorio sfigurato da degrado, soprusi e criminalità. A seguito dell’accorato appello del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello – che oggi sarà alla guida di una manifestazione indetta dai comitati cittadini al Parco Verde, zona “ghetto” e luogo delle violenze, per protestare contro la drammatica situazione del comune dell’hinterland napoletano – il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato di volersi recare al più presto a Caivano: «Obiettivo del governo è bonificare l’area: per la criminalità non esistono zone franche. Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione. Il centro sportivo deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile». Serve sicurezza per i cittadini, perché, dopo la scoperta degli agghiaccianti abusi, al Parco Verde, preda della Camorra, è scesa una coltre di paura ed omertà ed anche le famiglie delle bambine temono cosa potrà accadere quando le vittime, ora ospitate in case famiglia, torneranno a vivere fra responsabili e complici delle violenze, una volta scemata l’attenzione mediatica sulla vicenda. Molti gli esponenti politici che hanno dichiarato di voler partecipare alla manifestazione odierna o di volersi recare in visita a Caivano per testimoniare la vicinanza delle Istituzioni ai cittadini, mentre il piano del governo prevede più polizia e la riqualificazione del Parco, con la bonifica e la riconversione dei beni abbandonati.