Ora è il turno dell’Italia. Macchina della sicurezza pronta per il vertice dei Capi di Stato e di Governo
Da domani, a Borgo Egnazia in Puglia, piccola cittadina nei pressi di Fasano, si aprono i lavori del G7 sotto la presidenza italiana del premier Giorgia Meloni con una sessione dedicata all’Africa, al clima e allo sviluppo. I temi, ma sarebbe meglio chiamarle sfide, sul tavolo sono tanti: le crisi in Ucraina e in Medio Oriente, la “sicurezza economica”, il clima e la biodiversità, le migrazioni e l’intelligenza artificiale. Dossier che da domani saranno sul tavolo dei capi di Stato e di governo del G7, ma il G7 “all’italiana” ha invitato al vertice capi di Stato e di Governo di Paesi che non appartengono al gruppo, esponenti del Sud del mondo, destinato in un futuro che è assolutamente prossimo a incidere sugli equilibri internazionali. Ci saranno anche ospiti inediti, come, venerdì, Papa Francesco, “keynote speaker”, cioè lo speaker che apre la discussione, a cui spetta il discorso introduttivo, della sessione dedicata all’intelligenza artificiale. Sabato, invece, sarà il turno del presidente Volodymyr Zelensky alla vigilia di una conferenza in programma nella città svizzera di Lucerna, escludendo però la Russia, mirata a un percorso “di pace”. Sono ore di febbrili preparativi, di sopralluoghi – anche in vista di altrettanti giorni, cioè 3, di sit in e manifestazioni contro il G7 organizzati e promessi dal comitato “No G7”, che ha in programma diverse iniziative -, di allestimento del cerimoniale. Eclatante, da questo punto di vista, è stato il sequestro da parte della Polizia, per «criticità igienico-sanitarie», della motonave “Mykonos Magic”, rinominata “Goddess of the Night”, che avrebbe dovuto ospitare oltre duemila agenti e ufficiali di P.G. impiegati nei servizi di ordine e sicurezza per lo svolgimento del vertice.