di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL

A riprova del fatto che l’UGL ha scelto il tema – “Il futuro è lavoro” – non solo del momento, ma dei prossimi anni, per riunirsi in Congresso e rinnovare la sua azione sindacale, oltre che i propri vertici, è da segnalare un evento di grande portata: dal 4 al 6 luglio Milano accoglierà oltre 3000 studiosi provenienti da più di 100 Paesi con l’obiettivo di riunirsi per un’analisi critica e un confronto intorno alle sfide del futuro del lavoro. E non solo.
Così il capoluogo lombardo, e locomotiva d’Italia, si trasformerà nella capitale mondiale della ricerca sui grandi cambiamenti della società e del mondo del lavoro. L’evento, Egos Colloquium, è alla sua 40° edizione e sarà ospitato presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. La conferenza “Crossroads for Organizations: Time, Space and People” punta sul termine inglese “crossroads”, che letteralmente significa “incrocio, crocevia”, proprio per rappresentare il momento che, a livello mondiale e di singole organizzazioni, si è chiamati ad affrontare per rispondere alle sfide del Tempo e dello Spazio, imposte dall’innovazione digitale, dai big data, dall’intelligenza artificiale, dai cambiamenti climatici, dalle migrazioni e dalle pandemie. Senza tralasciare l’effetto dirompente che ambientalismo e femminismo stanno esercitando sulla percezione delle gerarchie e sull’esercizio della leadership.
Egos ovvero l’European Group for Organisational Studies, associazione accademica di studi organizzativi, che fanno parte delle scienze sociali, concentra la propria attività su un campo di studi accademico multidisciplinare e si occupa di come le organizzazioni – intese come aziende, pubblica amministrazione, partiti politici – funzionano, sono gestite ed evolvono.
In soli tre giorni, saranno presentati oltre 1000 risultati di ricerca in tema di diseguaglianze, emarginazione, mercato del lavoro, diversità e inclusione sociale e si discuterà intorno al ruolo delle tecnologie nell’ambito del lavoro, dell’investimento sostenibile e dell’incontro tra innovazione, sostenibilità e tempo. Temi molto importanti per un’organizzazione sindacale che, come l’UGL, ha scelto di misurarsi con le sfide del suo tempo.
Si tratta, dunque, di un “grande incontro” tra scienze sociali che, si spera, potrà avere ricadute positive per il lavoro e i lavoratori, visto che, come ha evidenziato uno degli organizzatori della Biccocca, il professor Adriano Solidoro, intervistato dall’agenzia Agi, le trasformazioni accelerate pongono una maggiore pressione sulla forza lavoro che vive e lavora con carichi senza precedenti da più di due anni a questa parte.