Formalizzate le tabelle relative agli aumenti retributivi: media sopra i 156 euro mensili

Parte la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei militari e delle forze dell’ordine. Il governo, incontrando le organizzazioni sindacali delle categorie, ha presentato le tabelle ufficiali per l’adeguamento della parte economica, sulla base degli stanziamenti previsti nella legge di bilancio, pari a 1,5 miliardi di euro. Lo schema, in buona sostanza, ricalca quello già utilizzato per tutti i comparti del pubblico impiego, con un recupero importante, seppure parziale, dell’inflazione che si è registrata nel periodo considerato. In questo modo, si attenua la perdita di potere d’acquisto degli stipendi, confidando sul fatto che i prossimi anni saranno caratterizzati da una inflazione sotto controllo. Andando per ordine, l’aumento medio mensile per la Polizia di Stato è di poco inferiore a 154 euro, mentre sale a poco più di 157 euro per i carabinieri; 159 euro, invece, per i corpi che dipendono dallo Stato maggiore dell’esercito (marina, aeronautica, esercito, guardia costiera). Va sicuramente meglio alla Guardia di finanza, con poco più di 163 euro di aumento medio, mentre in coda abbiamo la Polizia penitenziaria con quasi 149 euro. Il comparto, nel suo complesso, è interessato da una significativa riforma delle relazioni sindacali che punta ad un riallineamento con tutti gli altri lavoratori e lavoratrici, superando così le forti differenziazioni del passato.