Ex Ilva, da Ue “ok” al prestito ponte da 360 milioni
Per l’ex Ilva si apre uno spiraglio, ma bisogna fare presto. Oggi il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ricevuto la comfort letter dalla Commissione Europea riguardante il “prestito ponte” di 320 milioni di euro per Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. La lettera esprime una valutazione positiva sui termini del prestito, che prevede un tasso di interesse annuo dell’11,6%. «Questa conferma attesta la validità del piano industriale elaborato dalla gestione commissariale e la capacità dell’azienda di restituire la somma in tempi congrui e senza configurarsi come aiuto di Stato», è la valutazione contenuta in una nota del Mimit
Tutti i sindacati, dalla Fiom-Cgil all’UGL Metalmeccanici, hanno salutato positivamente la notizia, ma anche hanno sottolineato come non ci sia più tempo da perdere per la realizzazione del piano e quindi per la ripartenza dell’ex Ilbva, anche a garanzia dell’occupazione, così come deve ripartire il confronto anche a Palazzo Chigi.
Per il ministro Urso la Ue «ha confermato che il piano industriale di rilancio dei commissari dell’ex Ilva è tale da consentire la restituzione del prestito ponte nei tempi dovuti con un tasso di interesse piuttosto significativo». Questo, per il ministro, «vuol dire che anche in quello che è sicuramente l’impianto più sfidante, la principale centrale siderurgica del nostro Paese, e dell’Europa, siamo sulla strada giusta. Non credo che fosse facile soltanto immaginarla».
La situazione è complessa anche da un punto di vista ambientale. Infatti, la Commissione Ambiente della Regione Puglia convocata il prossimo 15 luglio 2024 punterà i fari sulla “Sentenza della Corte di Giustizia Europea sull’attività produttiva dell’Ex Ilva di Taranto” dello scorso 25 giugno.