Meloni a von der Leyen: fake news contro il governo su libertà di stampa
Giorgia Meloni, ancora impegnata nel bilaterale Italia-Cina, in una lettera indirizzata alla presidente von der Leyen, risponde alle critiche contro il nostro Paese contenute nella Relazione della Commissione sullo stato di diritto dell’Ue, in particolare sulla libertà di informazione e sulla situazione del servizio pubblico radiotelevisivo. Per la premier si tratta, infatti, di attacchi «maldestri e pretestuosi», nati da una disinformazione politicizzata e volta a screditare il governo. A conferma di tutto ciò, Meloni ricorda i decenni di lottizzazione della Rai ed il fatto che la riforma che ad oggi disciplina la governance del servizio pubblico radiotelevisivo non è opera dell’attuale governo, ma risale al 2015, quando a Palazzo Chigi c’era Matteo Renzi ed il Pd era partito di maggioranza. Una riforma, fra l’altro, al tempo contestata da FdI. A propria difesa la premier ha anche sottolineato il fatto che gli attuali vertici della Rai – salvo l’Ad, nominato nel 2023 a seguito delle dimissioni del predecessore – sono stati scelti dal governo Draghi, e che, tra l’altro, all’epoca, il suo partito, l’unico all’opposizione, venne persino escluso dal CdA Rai, fatto mai accaduto in precedenza. Inoltre la decisione presa da alcuni giornalisti di lasciare la Rai, per la premier è dipesa esclusivamente da «dinamiche di mercato» e non da pressioni sul cambiamento della linea editoriale né sono state modificate le norme sulla par condicio in campagna elettorale. Respinte al mittente, quindi, le accuse di ingerenza politica del governo sulla Rai, derivanti, secondo il Presidente del Consiglio, da una campagna di disinformazione contro l’Italia e contro il governo, realizzata tramite fake news ad opera di «professionisti della mistificazione».