Caso Italia-Francia: Trinità dei Monti è francese?

È stato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia, a sollevare il caso, reso noto dal quotidiano Il Messaggero. In vista del prossimo Giubileo 2025, la Corte dei conti francese ha redatto un rapporto di 107 pagine sulle proprietà francesi nella Capitale, mettendo sotto accusa la gestione da parte della società competente. Per comprendere l’entità degli interessi in gioco, basti pensare che tra i beni amministrati dal “Pieux E’tablissements de la France a’ Rome et a’ Lorette” rientrano decine di palazzi nel centro di Roma, circa 180 immobili affittati e 5 chiese, una delle quali è la Chiesa della Trinità dei Monti. Rientrano nell’elenco anche altre opere inestimabili, come quelle di Caravaggio presso la famosa Chiesa di San Luigi dei Francesi, vicinissima al Senato e attualmente non visitabile per i lavori del Giubileo, come anche San Claudio dei Borgognoni e San Nicola di Lorrain. Rilevata persino l’esistenza di fondi neri depositati presso lo IOR, con un saldo di 2,3 milioni di euro al momento della chiusura del conto nel 2018.

Così riporta Il Messaggero: «La scalinata – è scritto nel rapporto – è stata costruita con fondi francesi all’inizio del XVIII secolo e in seguito manutenuta per decenni dai Pii Stabilimenti ma anche, in diverse occasioni, negli ultimi anni, dal Comune di Roma o attraverso sponsorizzazioni. La conferma dello status giuridico della scalinata sarebbe necessaria per chiarire la responsabilità in termini di manutenzione e restauro». I Pii Stabilimenti in una nota hanno affermato che il rapporto è stato redatto in spirito di collaborazione e che le criticità passate sono già state affrontate.