Il presidente del Consiglio difende il modello adottato dal governo italiano per contrastare l’immigrazione irregolare, osservando che viene apprezzato dai partner europei

«Curioso notare come, mentre quasi tutta l’Europa discute delle nostre iniziative per contenere l’immigrazione irregolare e fermare la tratta di esseri umani, alcune Nazioni considerandole come modelli, la sinistra italiana pensi unicamente ad attaccarle in maniera inconsistente e gratuita. Difendere i confini e fermare il traffico di esseri umani non è solo un nostro dovere, ma una priorità per l’Italia e per tutta l’Europa». Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha replicato così su X agli attacchi della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, critica nei confronti del Protocollo Italia-Albania – «Spreca soldi e viola i diritti», è stata la posizione espressa dalla leader dem –, che invece sta riscuotendo molto interesse a livello europeo. Alla ricerca di una soluzione per risolvere il problema dei flussi migratori irregolari e dei trafficanti di esseri umani, tema al centro del Consiglio europeo odierno a Bruxelles (tra i dossier, anche la guerra in Ucraina), i partner europei stanno valutando di seguire l’esempio italiano: in mattinata Meloni ha presentato i dettagli dell’intesa stretta con l’Albania, nel corso di una riunione informale, con i leader di Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Paesi Bassi. «Un incontro molto positivo con chiari obiettivi comuni: prevenire l’immigrazione irregolare, combattere il traffico di esseri umani e rendere più efficace la politica europea dei ritorni», l’ha definito Meloni. Che nella serata di ieri ha replicato anche alle polemiche su alcune voci della Manovra. E, in particolare, sui fondi stanziati e destinati alla Sanità: «Sento molte falsità in queste ore su Sanità e legge di Bilancio. E allora facciamo ancora più chiarezza: +6,4 miliardi per la Sanità in due anni (+2,37 miliardi nel 2025 e +4,12 miliardi nel 2026). Record della storia d’Italia per il fondo sanitario nazionale: 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Questi i numeri. Il resto sono mistificazioni», ha scritto su X il presidente del Consiglio. Oltre alla legge di Bilancio, si è ritagliato un po’ di spazio nel dibattito politico l’ok definitivo del Senato al testo che rende la gestazione per altri un “reato universale”, «una norma di buonsenso contro la mercificazione del corpo femminile e dei bambini», ha assicurato il premier.