«Continueremo a lavorare senza sosta per difendere i nostri confini». Oggi il Cdm per decreto sui paesi sicuri dopo il caso Albania

«È una priorità assoluta combattere chi sfrutta il legittimo desiderio delle persone di trovare condizioni di vita più favorevoli per ingrassare i propri profitti. Il governo è determinato a smantellare queste reti criminali e a debellare il traffico illegale di esseri umani, che alimenta gli interessi degli schiavisti del Terzo Millennio. Il nostro impegno va avanti. Continueremo a lavorare senza sosta per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste». È con queste parole che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato l’operazione – per cui ha ringraziato la Guardia di Finanza di Crotone, lo Scico e la Dda di Catanzaro – che ha consentito di individuare 13 persone, appartenenti ad un’organizzazione criminale transnazionale con l’obiettivo di favorire l’ingresso di migranti irregolari in Europa, sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale. Una dichiarazione, quella di Meloni, diffusa da Palazzo Chigi e affidata ai suoi social, per ribadire l’impegno dell’esecutivo sul tema dei flussi migratori, soprattutto a seguito delle polemiche dei giorni scorsi con la decisione del tribunale di Roma sui Cpr in Albania. Dopo lo scontro governo-magistratura, ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha invitato le istituzioni al dialogo e alla collaborazione. Nel tardo pomeriggio di oggi ci sarà il Cdm, convocato per adottare, tra le altre cose, un’indicazione certa e aggiornata della lista dei paesi di provenienza dei migranti che l’Italia reputa sicuri. «Quanto portato alla luce dall’operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è l’ulteriore testimonianza che il traffico di esseri umani è una piaga di crescente diffusione che va contrastata senza indugi o sottovalutazioni», ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Secondo il ministro «il quadro che emerge dalle complesse investigazioni conferma la necessità di proseguire lungo la strada intrapresa da questo governo per contrastare con ogni mezzo, anche preventivo, i criminali senza scrupoli che si arricchiscono mettendo a repentaglio la vita stessa dei migranti». E tutto ciò – ha quindi aggiunto – rende «evidente quanto sia importante superare le posizioni talvolta ideologiche di chi continua a farsi sostenitore di un’accoglienza indiscriminata anche quando questa finisce, di fatto, per favorire i vergognosi interessi di gruppi criminali».

Piantedosi: «Superare posizioni ideologiche su accoglienza indiscriminata»