Crediti formativi

Il decreto-legge 160/2024 si chiude con un pacchetto di misure che riguardano la scuola. Per effetto della modifica adottata con l’articolo 9, i vincitori dei posti per gli insegnanti tecnico-pratici, che hanno partecipato con il solo titolo di studio, come previsto nella fase transitoria, sono tenuti a conseguire l’abilitazione richiesta, attraverso il conseguimento dei complessivi crediti formativi richiesti. Per tali soggetti, è previsto un accesso in deroga ai percorsi universitari e accademici. Tale deroga opera fino al 31 dicembre 2024. Per effetto dell’articolo 10, il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa è incrementato di 13,7 milioni di euro per l’anno 2024. Lo stanziamento serve ad incentivare il maggior impegno del personale scolastico nelle azioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le somme sono finalizzate pure alla transizione verso il nuovo sistema di gestione delle pratiche pensionistiche. Nella legge di bilancio per l’anno in corso, è previsto, fra le altre cose, un obbligo in capo alle scuole per la ricostruzione della carriera professionale del dipendente. Si tratta di un aspetto che sta generando forti dissidi fra l’Inps e le istituzioni scolastiche, partendo dall’applicativo da utilizzare nella gestione del processo di ricostruzione della carriera professionale. Ai sensi dell’articolo 11, l’autorizzazione di spesa per la fornitura di libri alle famiglie meno abbienti, di cui all’articolo 23 del decreto-legge 95/2012, è incrementata di 4 milioni di euro per il 2024.