Secondo l’Istat,  nel periodo 2022-2023 il 76% della popolazione si dice molto o abbastanza sicuro quando cammina al buio nella propria zona. Le donne continuano a sentirsi maggiormente a rischio

Tra i cittadini italiani, migliora la percezione della sicurezza, anche se non mancano le differenze: le donne si sentono più a rischio rispetto agli uomini. Lo rende noto l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, riferendo che “aumenta la quota di cittadini molto o abbastanza sicuri quando escono a piedi nella propria zona ed è buio”, passando dal 60,6% nel 2015-2016 al 76% della popolazione. Alcune porzioni della popolazione si sentono meno sicure. Ciò vale in particolare per le donne e per gli anziani. Nel dettaglio le donne, tra la quali cresce il timore di subire una violenza sessuale – a temerla per sé o per i propri familiari, è il 35,8%, in aumento del 7,1% sul 2015-2016 –, sono il doppio più propense a sentirsi insicure quando escono da sole di sera (16,4% versus il 7,4% degli uomini) e sono quasi quattro volte più numerose nel dichiarare di non uscire di sera per paura (19,5% contro il 5,3% degli uomini). L’ISTAT osserva che l’insicurezza aumenta al crescere dell’età: più di un’anziana su due (il 59,2% di chi ha più di 75 anni) dichiara di non uscire mai da sola o di non uscire mai e lo stesso accade per un anziano su quattro (il 39,2% di chi ha più di 75 anni), una decisione che dipende dalla paura legata alla criminalità soltanto per il 4,7%. Combinando l’età e il genere, l’ISTAT registra un diverso andamento tra i due sessi: il picco di insicurezza rilevato tra le giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, diminuisce nelle fasce d’età successive (25 e i 34 anni e tra i 35 e i 44 anni) per poi tornare a crescere lievemente e stabilizzarsi. Diversamente tra gli uomini l’insicurezza cresce con l’età, fino all’apice intorno ai 75 anni.