Guerra Russia «il fattore più destabilizzante» per la crescita globale
Per il segretario di Stato Usa al Tesoro, Janet Yellen, la guerra russa in Ucraina resta il fattore più destabilizzante per la crescita globale. «Siamo consapevoli dei rischi per la crescita globale. L’influenza più negativa è quella della guerra della Russia contro l’Ucraina, che ha provocato un’escalation dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. In molte riunioni del G20 abbiamo ripetutamente affermato che la cosa più importante che potremmo fare per la crescita globale sarebbe che la Russia ponesse fine alla sua brutale guerra contro l’Ucraina», ha detto la segretaria Usa al Tesoro, durante in un briefing con la stampa prima dell’inizio del G20 a Nuova Delhi, secondo quanto riportato dai media indiani. Quanto alla Cina «c’è un rallentamento dell’economia» che «richiede politiche di aggiustamento. Monitoriamo, ma non vedo significativi effetti sugli Usa».
Non è sorprendente quanto dichiarato da Yellen, ma la sua dichiarazione è certamente un segnale forte di allarme e di “stanchezza”. Non a caso c’è molta attesa intorno al G20, sul quale pesa l’assenza soprattutto della Cina, più che della Russia, visto che al centro del dibattito ci sono proprio la guerra in Ucraina e il clima.
Obiettivo degli Usa al G20 è la riduzione del debito per i Paesi più poveri, un argomento che sottolinea in ogni incontro internazionale, e «creare un sostegno all’aumento delle risorse di prestito per Fmi e Banca mondiale» allo scopo di «aiutare i Paesi membri ad affrontare molteplici sfide globali», comprese le nuove risorse in quote del Fondo monetario internazionale. Insomma, in qualche modo appaiono sempre più necessarie le politiche espansive.