Ita-Lufthansa: “ok” alla fusione da Commissione Ue con misure restrittive

La Commissione europea ha approvato, a norma del regolamento Ue sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione del controllo congiunto di ITA Airways da parte di Lufthansa e del ministero italiano dell’Economia e delle finanze (Mef), approvazione subordinata al pieno rispetto delle misure correttive offerte da Lufthansa e dal Mef. Quali misure correttive? «Sul corto raggio e sul lungo raggio Lufthansa e il Mef aiuteranno le compagnie concorrenti, così da evitare una distorsione della concorrenza», ha precisato il ministro dell’Economia Giorgetti. Tali impegni presentati hanno dissipato «completamente le preoccupazioni della Commissione relative alla concorrenza», ha rilevato la stessa Commissione, che ha chiesto le correzione all’operazione “nozze Ita-Lufhansa” sulla base di un’indagine, nella quale sono state raccolte informazioni e riscontri dettagliati dai partecipanti al mercato e da altri portatori di interessi, tra cui compagnie aeree concorrenti, aeroporti, clienti commerciali, associazioni di consumatori e di passeggeri, nonché dai singoli consumatori che l’hanno contattata.
Proprio a seguito di tale indagine la Commissione aveva espresso il timore che l’operazione, inizialmente notificata, potesse ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio (in particolare tra Italia e i Paesi dell’Europa centrale) e su un limitato numero di rotte a lungo raggio (tra Italia e Stati Uniti e Canada). In sostanza, l’operazione avrebbe potuto anche creare o rafforzare la posizione dominante di ITA nell’aeroporto di Milano-Linate, situazione che avrebbe potuto rendere più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo di passeggeri da e verso tale aeroporto. «In un momento in cui i consumatori devono far fronte a prezzi sempre più elevati per il trasporto aereo, è fondamentale preservare la concorrenza in questo settore», ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la concorrenza; una Commissione ormai “uscente”.