Al via le olimpiadi francesi, tra pericolo terrorismo e contestazioni
Le olimpiadi francesi non stanno iniziando nel migliore dei modi e stanno risentendo fortemente della complessa situazione politica sia interna che internazionale. Se è stato messo in campo un rigido sistema di controlli, con una Parigi semi-deserta e blindata, le misure di sicurezza non hanno scongiurato un esordio a dir poco caotico per i giochi. Mercoledì la partita di calcio Argentina-Marocco è stata contrassegnata da fischi all’inno argentino, polemiche sul razzismo della nazionale sudamericana, lanci di oggetti dagli spalti da parte dei tifosi nordafricani ed, infine, un risultato, 2 a 1 per il Marocco, giunto dopo ben due ore dalla fine della gara, con annullamento di una rete argentina tramite il Var. Ben più gravi, però, i problemi che si sono verificati oggi: stamattina la rete ferroviaria francese ha, infatti, subito un «massiccio attacco» terroristico con incendi ed atti vandalici, che sta paralizzando il sistema di trasporti su ferro ed in particolare l’alta velocità, con blocchi e rallentamenti che dovrebbero penalizzare il traffico per l’intero fine settimana, coinvolgendo circa 800 mila passeggeri. In un messaggio pubblicato su X, il premier francese, Gabriel Attal, ha dichiarato che il sabotaggio è stato condotto in modo «preparato e coordinato», mentre sono stati allertati i servizi segreti, con, al momento, principali indiziate dell’attacco le organizzazioni estremiste di ultrasinistra di stampo ecologista, ma tutte le piste sono aperte. Stamattina, poi, a causa di un allarme bomba è stato anche evacuato l’aeroporto Basilea-Mulhouse, successivamente riaperto. Un’olimpiade all’insegna delle tensioni, con il rischio di oscurare le prestazioni sportive e mettere in primo piano il tema sicurezza.