Tre i mesi pagati all’80%. In totale i mesi di congedo parentale arriverebbero a nove

Nella manovra economica del 2025, per sostenere le famiglie e incrementare la natalità in Italia, che raggiunge record negativi di anno in anno, con 379.000 nuovi nati nel 2023, dovrebbe essere introdotto un terzo mese di congedo parentale per i lavoratori dipendenti indennizzato all’80%, che si aggiungerebbe ai due mesi all’80% già previsti nel 2024 ed ai tradizionali sei mesi al 30%. Un congedo che potrebbe essere usato alternativamente da entrambi i genitori e che sarebbe usufruibile fino ai sei anni di vita del bambino. Complessivamente, quindi, a partire dal 2025 i genitori avrebbero diritto a nove mesi di congedo, con tre mesi pagati all’80%, mentre i sei restanti rimarrebbero al 30%. L’obiettivo è quello di incentivare l’uso del congedo, specialmente da parte dei padri, dato che un’indennità ridotta spesso scoraggia chi ha lo stipendio più alto nel nucleo familiare dal prendersi cura del figlio. Ma anche di incentivare le donne a rimanere al lavoro dopo la nascita di un figlio, dato che attualmente, in base ai più recenti dati Istat, circa il 18% delle lavoratrici rischia di uscire dal mercato del lavoro dopo la prima maternità, a causa delle difficoltà di conciliazione fra occupazione e compiti di cura. Un’altra misura in favore delle famiglie, quindi, nella prossima finanziaria, assieme al bonus di 1.000 euro per i nuovi nati per i neogenitori con Isee fino a 40mila euro ed al rafforzamento del bonus nido.